Analisi acqua piscina: parametri, valori e strumenti

Analisi acqua piscina: parametri, valori e strumentiAnalisi acqua piscina: parametri, valori e strumenti

Pool Line: una linea completa di strumenti per l'analisi dell'acqua della piscina

"Analisi acqua piscina" significa monitorare con regolarità e precisione due parametri fondamentali: Cloro e pH, al fine di garantire l'ottimale disinfezione dell'acqua e le condizioni di sicurezza per i bagnanti. Oltre a questi parametri, altri valori importanti sono Acido Cianurico (o isocianurico), Alcalinità e Temperatura. Vediamo le normative e gli strumenti che HANNA propone per il settore piscine.

Tutti gli strumenti della linea Pool Line di HANNA sono stati realizzati con il contributo di importanti professionisti del settore. Abbiamo dialogato con loro durante tutta la fase di progettazione, impegnandoci ad applicare tutti i loro suggerimenti, con l’obiettivo di offrirti esattamente ciò di cui hai bisogno.

  1. Strumenti per il monitoraggio continuo di Cloro e pH
  2. Strumenti per i controlli in vasca, dedicati ai professionisti
  3. Tester per l'analisi dell'acqua della vasca, per privati

TABELLA VALORI ACQUA PISCINA

Ogni comunità Autonoma ha sviluppato un Decreto che stabilisce le condizioni igienico sanitarie applicabili alle piscine per uso collettivo, che visualizza i valori dei parametri fisico-chimici dell’acqua delle piscine.

Il Ministero della Salute ha pubblicato i requisiti igienico-ambientali per l’acqua di piscina e le Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi.

Vengono classificate le vasche idromassaggio e le piscine come strutture con maggiori probabilità di proliferazione e dispersione di legionella. Viene indicato come dovrebbero essere progettate, revisionate, pulite e disinfettate.

La tabella seguente mostra i valori indicativi di parametri fisico-chimici più importanti in piscina.

Parametri Valore minimo Valore massimo Valori ottimali
pH 7.0 7.8 7.2 - 7.4 pH
Cloro Libero (mg/l) 0.5 2.0 0.6 - 1.5 mg/l
Cloro combinato (mg/l) - 0.6  
Bromo totale (mg/l) 3.0 6.0  
Acido isocianurico (mg/l) - < 75  
Ozono (vasca) (mg/l) - 0  
Torbidità (NTU) - < 1  
Nitrati - < 20  
Ammoniaca (mg/l) - < 0.3  
Ferro (mg/l) - < 0.3  
Rame (mg/l) - < 1.5  
Alcalinità (mg/l) 100 160  
Conducibilità (μS/cm) - < 1700  
TDS (mg/l) - < 1000  
Durezza (mg/l) 150 250  

I Parametri Essenziali: Cloro e pH

Strumenti per l'analisi dell'acqua della piscinaStrumenti per l'analisi dell'acqua della piscina

pH

Livelli accettabili per l'acqua della piscina sono compresi fra 7 e 7.8 pH, con un range ottimale fra 7.2 e 7.4 pH. Questo è l'intervallo entro il quale l'efficacia disinfettante del cloro è massima.

Cloro

Il cloro è l'agente ossidante più comunemente utilizzato per la disinfezione. Se introdotto in giuste quantità, il cloro non produce effetti negativi sull'uomo, ma risulta letale per gli elementi patogeni.


Analizzatori di Cloro Libero/Totale, pH, Redox, °C per Piscine Pubbliche

Monitoraggio continuo con metodo colorimetrico, come richiesto dalla normativa.


Regolatore Automatico pH / Cloro per Piscine Private

Controllo pH e Cloro con priorità di dosaggio, analisi con sonde digitali per pH e Redox.


Fotometro portatile Multiparametro per Piscine

Analisi di quattro parametri: pH, Cloro Libero/Totale, Alcalinità ed Acido Cianurico.
Lo strumento preferito dai professionisti e dalle ASL


Strumenti Portatili Professionali

Per l'analisi di pH, Redox, Torbidità


Strumenti Tascabili

Per l'analisi di pH, Redox, Conducibilità, Salinità, Temperatura


Checker HC - Colorimetri Tascabili per l'Acqua della Piscina

Semplici e Rapidi. Ideali per le Piscine Private


Kit per piscine


Kit colorimetrici per l'analisi dell'acqua delle piscine


APPROFONDIMENTI LEGISLATIVI

RISCHI NELLE PISCINE E NORMATIVA ITALIANA

Rischi di tipo chimico

I composti chimici utilizzati per la disinfezione delle acque delle piscine rappresentano dei rischi per la salute nel caso non siano dosati precisamente.

Ad esempio, i composti a base di cloro possono formare dei composti organoclorurati volatili come i trialometani, che possono essere inalati dagli utenti delle piscine coperte. Le concentrazioni di cloroformio, uno dei trialometani considerato cancerogeno, possono raggiungere livelli critici.

Al fine di mantenere le caratteristiche chimico-terapeutiche delle acque delle piscine termali, che utilizzano acque profonde e quindi pure, è comunque necessario ridurre la contaminazione microbica legata alla presenza dei bagnanti. In tali casi l’alternativa alla clorazione è l’utilizzo di disinfettanti come iodio, ozono e bromo.Per il mantenimento di buone condizioni igienico-sanitarie è necessario controllare le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua, verificare l’efficienza del sistema di ricircolo ed eseguire puntualmente la pulizia dei filtri.

La normativa vigente in Italia stabilisce i requisiti minimi igienico sanitari, microclimatici e gestionali delle piscine. Essa prevede che ci siano rigorosi controlli e l’utilizzo di disinfettanti. L’utilizzo della strumentazione fornita da HANNA permette di garantire in modo semplice e preciso il rigoroso rispetto delle leggi vigenti.

Evoluzione della normativa sugli impianti natatori

  • Circolare n° 16 del Ministero dell’Interno 15/02/1951
  • Circolare n° 128 Ministero della Sanità 16/02/1971
  • Circolare n° 86 Ministero della Sanità 15/06/1972
  • Atto di Intesa Stato e Regioni 11/07/1991
    • Documento importante e completo, stabilisce i criteri di progettazione dei locali e le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua di approvvigionamento e di vasca.
    • L’intento legislativo è quello di farlo recepire da ogni Regione.
      A causa di numerose preoccupazioni emerse da parte degli operatori del settore, soprattutto piccoli costruttori e proprietari di alberghi, camping, residence, il Ministro della Sanità chiede alle Regioni di non applicare l’Atto in attesa di una prossima revisione, che non arriverà mai.
    • Molte Regioni recepiscono ugualmente l’Atto; altre (come il Veneto e la Lombardia) tengono fede alla Circolare 128; altre, come l’Emilia Romagna, emanano un proprio atto legislativo regionale; in moltissimi regolamenti ASL a livello locale vengono recepite le indicazioni di tipo strutturale previste nell’Atto.
  • Decreto Ministeriale 18 marzo 1996
    • Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi
    • Ambito di applicazione: impianti omologabili nei quali si svolgono manifestazioni e/o attività sportive regolate dal CONI
  • Norma UNI 10637 emanata nel 1997 e modificata nel 2006
    • L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione è un’Associazione senza fine di lucro avente lo scopo di emanare e di promuovere la diffusione e l’adozione delle norme tecniche
    • Gruppo di lavoro: CONI, FIN, Gestori, Costruttori piscine, AUSL e altri esperti regionali

La normativa attuale

L’ACCORDO del 16/01/2003 tra il Ministro della Salute, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sugli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio traccia linee comuni che le singole Regioni devono recepire.
L’Allegato1 delinea i requisiti igienici dell’acqua e tecnici di illuminazione, termoventilazione ed acustica che sono validi su tutto il territorio nazionale.
Le Regioni fra il 2003 e il 2005 hanno recepito l’Accordo (nota, delibera di giunta) ma è entrato in vigore subito solo l’Allegato 1 e tabella A (livelli essenziali)

Principali Leggi Regionali

  • LEGGE REGIONALE TOSCANA: 9 marzo 2006, n.8
  • DELIBERA REGIONE EMILIA ROMAGNA: 18 luglio 2005, n.1092
  • DELIBERA REGIONE LOMBARDIA:17 Maggio 2006, n.8/2552
  • Non è semplice riassumere la situazione normativa.

Esistono accordi fra stato e regioni sui principi da seguire, ma ogni singola regione ha potestà di legiferare in materia rendendo impossibile ricavare delle linee guida che possano riferirsi a tutte le realtà.

Dall’analisi effettuata sulle normative regionali ad oggi vigenti la scelta del legislatore passa da semplici indicazioni e richiami agli accordi precedenti (come nel caso della regione Umbria o della legge regionale Toscana) a normative molto complesse e specifiche (come quella della regione Lombardia e della regione Emilia Romagna).

Occorre conoscere i principi ispiratori espressi negli accordi tra stato e regioni per poi analizzare e comprendere nello specifico la singola normativa di interesse.

Non di meno è utile consultare i regolamenti di igiene locale e le ASL.


DEFINIZIONI DEI PARAMETRI DI CONTROLLO

Definizione di pH

Il pH è una scala di misura dell’acidità o della basicità di una soluzione. Rappresenta il logaritmo negativo della concentrazione di ioni idrogeno espressa in moli per litro.

Il pH solitamente assume valori compresi tra 0 (acido forte) e 14 (base forte). Al valore intermedio di 7 corrisponde la condizione di neutralità, tipica dell’acqua pura a 25°C.

Per la misura del pH si possono utilizzare vari metodi, dal sistema più accurato e versatile all’elettrodo in vetro.

La misura del pH di una soluzione si basa sulla trasformazione del segnale elettrico ottenuto da un elettrodo vetro e uno di riferimento. Questo segnale è proporzionale all’attività degli ioni idrogeno, secondo la legge Nernst.

Valori Indicativi

Valori accettabili per l’acqua della piscina sono compresi fra 7 e 7.8 pH (consigliato 7.2 - 7.4), livello che garantisce l’efficacia dei prodotti chimici che si utilizzano nel trattamento e che previene la corrosione delle parti metalliche delle attrezzature per la depurazione. Un eccesso o un difetto può diminuire l’efficacia della clorazione, irritare le mucose e contribuire alla torbidità dell’acqua.

Definizione di ORP (Potenziale Redox)

Il potenziale redox si riferisce ad un tipo di reazione nella quale vengono scambiati elettroni fra le sostanze partecipanti. Consiste in due processi:

  • Ossidazione: perdita di elettroni.
  • Riduzione: guadagno di elettroni.

Quando una sostanza perde elettroni, l’altra dovrà riceverla e viceversa. I processi di riduzione e ossidazione devono essere necessariamente collegati.Per questo si parla di reazioni di ossido-riduzione o REDOX. Si definisce ossidante una sostanza che produce l’ossidazione di un’altra sostanza, sottraendole elettroni. L’acquisto di questi elettroni produce la riduzione dell’ossidante. Si definisce riducente una sostanza che produce la riduzione di una’altra sostanza, cedendole elettroni. La cessione di questi elettroni produce l’ossidazione del riducente.

Solitamente gli ossidanti sono caustici mentre gli agenti riducenti sono acidi.

La misura del potenziale redox è dipendente dal pH.

Valori Indicativi

L’ORP è una misura rapida della potere di disinfezione dei biocidi ossidanti. Gli strumenti che misurano Redox sono utilizzati per il cloro, il bromo e l’ozono. Il Potenziale Redox fornisce informazioni sul grado di disinfezione dell’acqua della piscina. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto che con un valore di ORP superiore a 650 mV, l’acqua è disinfettata.

Informazioni sulla Temperatura

La temperatura dell’acqua della piscina può variare da 20°C a 30°C secondo regolamenti autonomi.

HANNA consiglia di mantenere la temperatura dell’acqua tra 24°C e 28°C e fra 27°C a 30°C la temperatura ambiente. Sotto i 18°C è considerata acqua fredda, sopra i 24°C si possono avere precipitazioni di sali di calcio e torbidità.

Maggiori sono i valori di temperatura, maggiori sono le possibilità di sviluppo di batteri, alghe e altri microrganismi.

Sono da prevedere installazioni che garantiscano il cambio d’aria mantenendo un volume di 8 m3 di aria ogni m2 di superficie d’acqua.

Definizione di Cloro(Cl2)

I prodotti a base di cloro sono le sostanze più comunemente utilizzate per il trattamento chimico delle acque. Tutti i composti organici clorurati utilizzati nel trattamento producono acido ipocloroso (HClO—) reagendo con l’acqua.

La quantità di acido ipocloroso è legata al valore di pH. In acque con un pH elevato, la maggior parte di questo acido (cloro attivo) si trasforma in ioni ipoclorito (CIO—), una forma di cloro con un potere disinfettante molto basso.

Queste due forme di cloro si trovano in acqua in equilibrio, anche se questo dipende dal valore di pH.

Cloro libero: questa forma di cloro possiede il più alto potere disinfettante e ossidante e corrisponde fondamentalmente, alla presenza di acido ipocloroso e anioni ipoclorito.

Cloro combinato: possiede un potere disinfettante molto basso e la sua presenza causa irritazioni e cattivi odori. La combinazione di cloro libero con ammoniaca e la materia organica azotata contenuta in acqua, dà luogo al cloro combinato (clorammine).

Cloro totale: è la somma del cloro libero e del cloro combinato.

Perchè misurare il Cloro - Valori Indicativi

La disinfezione costante dell’acqua è necessaria per due motivi:

Igienico: distruggere virus, batteri, parassiti, ecc. ed eliminare i residui della contaminazione

Di sicurezza: evitare la crescita di alghe e mantenere l’acqua pulita. L’acqua senza disinfettanti, anche se non utilizzata, si deteriora presto per la proliferazione di alghe e batteri.

I valori di cloro libero possono variare tra 0.6 e 1.8 mg/l. I valori di cloro totale non devono mai superiore di 0.6 mg/l il livello di cloro libero.

Per un valore di pH 4 (acqua molto acida) la quantità di acido ipocloroso presente è del 100%, e sarebbe ideale se non fosse per il fatto che il pH è troppo aggressivo da non permettere il bagno. D’altra parte, con un valore di pH 11 (acqua molto alcalina), il 100% corrisponde a ioni ipoclorito (CIO—), che è fatale per il livello di disinfezione.

I livelli di pH consigliati in piscina per motivi di salute, di manutenzione e risparmio di cloro sono:

per un valore di pH 7 la concentrazione di acido ipocloroso presente è del 75.2% di cloro libero
per un valore di pH 7.5 l’acido ipocloroso scende al 48,93%.

Relazione fra ORP, pH e Cloro

La tecnologia per la lettura dei valori di ORP per il monitoraggio di un disinfettante è stata riconosciuta e incorporata in Europa e nel mondo delle acque da anni. Nel 1972, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto nelle Norme per l’acqua potabile (WHO1972) un livello di ORP di 650 mV in acqua disinfettata e viralmente inattiva.

La Germania, che ha alcune delle norme più restrittive al mondo sulla qualità delle acque, ha fissato il suo standard a 750 mV per piscine e spa.

Nel 1988, l’Istituto Nazionale delle piscine e delle spa (NSPI) ha indicato che il valore di ORP potrebbe essere utilizzato come una misura supplementare di attività propria della sterilizzazione quando il cloro e il bromo sono utilizzati come disinfettanti primari. Secondo le indicazioni del NSPI è comunque necessario integrare il controllo redox con analisi colorimetriche da effettuare anche direttamente in vasca.

Diversi studi hanno dimostrato che un valore di ORP che varia da 650 a 750 mV misurato in un intervallo tra 6,5 e 8,5 pH, garantisce l’eliminazione dei microrganismi patogeni. Gli studi, ad oggi, suggeriscono fortemente il valore di 650 mV come valore di soglia minima per una buona attività antibatterica. Il valore di 650 mV è in linea con gli standard che sono stati sviluppati e utilizzati in Europa dalla metà del 1980 per la qualità dell’acqua potabile. Si dovrebbe prendere in considerazione che le misure di ORP dipendono dal valore di pH. Ad esempio, la quantità di acido ipocloroso esistente in acqua varia in funzione del pH, poiché si forma lo ione ipoclorito. Un aumento del pH provoca una diminuzione del valore di ORP. Questo problema non viene considerato nelle piscine dove il pH viene controllato ed è meno variabile.

Acido Isocianurico

Nelle piscine l’acido cianurico è utilizzato come stabilizzante del cloro. Molti dei prodotti in commercio per la disinfezione delle piscine contengono acido cianurico.

Il cloro è facilmente attaccabile dai raggi ultravioletti, dai quali viene degradato e reso inefficace. L’acido cianurico è in grado di stabilizzare il cloro, evitandone così la decomposizione e rendendolo più persistente.

Ma valori troppo alti di acido cianurico possono causare uno spiacevole fenomeno. L’acido cianurico infatti è difficilmente attaccabile e tende ad accumularsi. Può capitare a volte che la sua concentrazione aumenti fino al punto che il cloro riconosca l’acido cianurico come molecola organica e lo attacchi, anziché legarsi con gli altri inquinanti.

L’azione disinfettante del cloro viene così neutralizzata dal suo stesso stabilizzante! In questi casi si assiste allo sviluppo di alghe e si possono rilevare valori di cloro molto alti con un pH molto basso. Purtroppo l’unico modo di eliminare l’acido cianurico è cambiare l’acqua della piscina, per diluirne la concentrazione. È quindi necessario controllare frequentemente la concentrazione di acido cianurico, verificando che i valori siano compresi tra 25 e 50 mg/l (ppm).

Bromo / Ozono

Che cos’è il Bromo (Br) / Ozono (O2)

Il bromo è un elemento chimico che appartiene, come il cloro, alla famiglia degli alogeni, ha caratteristiche e proprietà simili a quelle del cloro. Il Bromo miscelato con acqua reagisce e diventa acido ipobromoso (HBrRO) che è la forma attiva per la disinfezione.

Le sostanziali differenze rispetto al cloro sono:

maggiore tolleranza alla variazione di pH
non ci sono odori sgradevoli
costo maggiore rispetto al cloro
minore efficacia rispetto al cloro
L’ozono è il disinfettante più potente conosciuto, l’unico che risponde effettivamente ai casi difficili (presenza di amebe, ecc.). La colorazione dell’acqua trattata con ozono produce un blu molto bello e non trasmette alcun odore o sapore all’acqua. L’ozono in nessun caso provoca la fermentazione di prodotti che irritano le mucose.

È consigliato mantenere un piccolo residuo di ozono in acqua o eventualmente aggiungere un disinfettante come il cloro o l’ipoclorito di sodio in piccole quantità che rendono, per via della loro più lunga durata, una disinfezione più prolungata dell’acqua.

Il principale svantaggio dell’ozono è che richiede un impianto molto costoso. Per contro, non richiede spese per reagenti.

Valori indicativi

La disinfezione costante dell’acqua è necessaria per due motivi:

Igienico: distruggere virus, batteri, parassiti, ecc. ed eliminare i residui della contaminazione

Di sicurezza: evitare la crescita di alghe e mantenere l’acqua pulita. L’acqua senza disinfettanti, anche se non utilizzata, si deteriora presto per la proliferazione di alghe e batteri.

La sua azione dà risultati più efficaci quando il pH è superiore a 7.4. I valori standard indicativi per bromo attivo libero vanno da 1.0 a 3.0 mg/l.

Per l’ozono, si consiglia una concentrazione massima prima della desonizzazione, di 0.4 mg/l, e nella vasca della piscina il valore deve essere di 0.0 mg/l di ozono.

Altri metodi

Elettrolisi del sale: è equivalente al cloro convenzionale, ma in elettrolisi si produce cloro nello stesso impianto, in funzione delle esigenze. Ha gli stessi problemi di un impianto convenzionale di cloro. L’impianto è più economico di un sistema di ozonizzazione.

Lampade UV: non si aggiunge alcun componente per la depurazione delle acque con questo metodo, ma non è completo come il metodo che utilizza l’ozono. E’ necessario fare seguito al dosaggio di una certa quantità di cloro. Risulta meno costoso dell’attuazione di un sistema di ozonizzazione.

Cloro e Bromo

Percentuale di Cloro attivo in funzione del pH

La quantità di acido ipocloroso presente nell’acqua è fortemente influenzata dal pH. In acque con un pH elevato, la maggior parte di cloro attivo diventa ione ipoclorito (CLO—), una forma di cloro con potere disinfettante molto basso.

L’acido ipocloroso ha un maggiore potere ossidante e battericida rispetto agli ioni ipoclorito, quindi, è importante mantenere un valore di pH adeguato per ottenere una disinfezione ottimale.

In acque con un pH basico, diminuisce la percentuale di acido ipocloroso e aumenta quella dello ione ipoclorito con una potere ossidante inferiore, tale da ridurre il potere disinfettante dell’acqua. Il valore di pH idoneo per la massima disinfezione è compreso tra 7 e 7.2.

Percentuale di Bromo attivo in funzione del pH

A differenza di quanto accade con l’acido ipocloroso, la quantità di acido ipobromoso presente nell’acqua cambia poco a seconda delle variazioni di pH.

Durezza / Alcalinità

Che cosa sono la durezza e l’alcalinità

La durezza indica la quantità di sali di calcio e magnesio disciolti in acqua.

È espressa in grammi di carbonato di calcio per metro cubo di acqua.

Inoltre si può esprimere in gradi idrometrici francesi. L’alcalinità indica la quantità di sostanze alcaline (carbonati, bicarbonati e idrossidi) contenute nell’acqua.

I composti alcalini contenuti in acqua agiscono da regolatori di pH. Ciò significa che un adeguato grado di alcalinità assicura che il pH può essere mantenuto praticamente costante se vengono aggiunte piccole quantità di acido o base.

L’alcalinità è espressa in grammi di carbonato di calcio per metro cubo di acqua.Inoltre si può esprimere in gradi idrometrici francesi.1° Francese è pari a 10 mg/l di carbonato di calcio (CaCO3)/m3).

Valori indicativi

Una durezza molto bassa può causare danni alla vasca della piscina e corrosione sulle parti metalliche a contatto con l’acqua (scale, luci, ecc.). Al contrario, una durezza ecce44ssiva può causare torbidità dell’acqua, incrostazioni, otturazioni di filtri e tubazioni, rugosità e macchie sulla superficie della piscina.

Se l’alcalinità è troppo bassa è molto difficile la regolazione del pH, in quanto l’acqua è molto sensibile alle piccole variazioni. Può favorire la corrosione e la comparsa di macchie sulle parti metalliche. Un’alcalinità troppo elevata è causa di incrostazioni, acqua torbida, pH elevato e irritazione delle mucose dei bagnanti.

I valori standard sono:

Il valore ideale di durezza è compreso fra 150 e 250 mg/l.

Il valore raccomandato di alcalinità è compreso fra 125 e 150 mg/l.

Correzione della durezza e dell’alcalinità

La durezza dell’acqua può essere aumentata aggiungendo cloruro di calcio.

Nel caso sia necessario diminuire la durezza è possibile farlo sostituendo una parte dell’acqua della piscina con altra acqua di durezza inferiore. È possibile inoltre, ottenere lo stesso risultato aggiungendo all’acqua un agente chelante o sequestrante che aiuta a mantenere disciolti i sali di calcio.

L’alcalinità può essere aumentata aggiungendo all’acqua bicarbonato o carbonato di sodio (sostanza alcalina) o può essere diminuita diluendo bisolfato di sodio o acido cloridrico (sostanze acide).

In piscina devono essere monitorate sia la durezza che l’alcalinità. In caso di difficoltà è possibile eseguire le analisi in laboratorio. I due parametri risultano necessari per conoscere e calcolare il bilancio idrico utilizzando l’indice di Langelier.

Tabella di conversione della Durezza

Il contenuto totale di sali incrostanti presenti nell’acqua viene misurata dal grado idrometrico di durezza. In Europa, a seconda del paese, si utilizzano i gradi Francesi (°f), i gradi Tedeschi (°D) e i gradi Inglesi (°E). In Italia viene utilizzato il grado francese.

Di seguito è indicata una pratica tabella di conversione delle diverse unità con cui viene espressa la durezza:

Classificazione dell’acqua in funzione della durezza

I problemi più gravi che presentano le acque dure sono la precipitazione dei sali di calcio e di magnesio, che formano incrostazioni. I tubi attraverso i quali circola l’acqua dura sia fredda che calda, tendono ad ostruirsi con la conseguente diminuzione della sezione utile. Per le installazioni a pompa è necessaria maggiore potenza per ottenere le stesse condizioni di flusso e pressione.

Conducibilità / TDS

Si definisce conducibilità elettrica la capacità di una sostanza di condurre la corrente elettrica. È indicativa di materia ionizzabile presente nell’acqua e della quantità di sali disciolti.

La conducibilità è direttamente proporzionale alla concentrazione di sale in acqua. Quando il livello di sale diminuisce, diminuisce anche la conducibilità. L’unità di misura più utilizzata è il microsiemens/centimetro (μS/cm).

Utilizzando i conduttivimetri è possibile calcolare con una buona precisione la durezza dell’acqua. La causa principale della durezza dell’acqua è la presenza di ioni disciolti di calcio o di magnesio.

L’unità di misura più comune del grado di durezza è il grado Francese (°f), definito come:

1°f = 10 mg/l di CaCO3

Un altro rapporto è il seguente:

1 mg/l di CaCO3 equivale a circa 2 μS/cm

1°francese equivale a 20 μS/cm

Il TDS indica la quantità di materiali disciolti in acqua, che corrispondono alla materia che rimarrebbe se tutta l’acqua evaporasse. I solidi totali disciolti costituiscono le sostanze disciolte come i sali minerali, le sostanze chimiche aggiunte, la polvere, la terra e le sostanze introdotte dai bagnanti (sudore, urine, creme, ecc.).

Valori indicativi

Il valore limite di conducibilità è di 1.200 - 1.700 μS/cm. Conducibilità e TDS riflettono con buona precisione il momento giusto per cambiare una parte dell’acqua della piscina con acqua “nuova”. Per una conducibilità superiore a1200 μS/cm è necessario sostituire una parte dell’acqua presente nella vasca della piscina.

L’acqua potabile può contenere circa da 200 a 400 grammi di solidi disciolti per metro cubo, l’acqua salmastra ne contiene 3.000 - 5.000 mg/l e l’acquadi mare 35.000 mg/l, per via della grande quantità di sali disciolti, principalmente cloruro di sodio (NaCI). Le piscine di acqua dolce non deve superare un valore di TDS di 1.000 mg/l, anche se è consigliabile non superare i 500 mg/l.

Quando l’acqua ha un livello eccessivo di TDS si definisce “acqua stanca” e può provocare problemi come la riduzione dell’efficacia del disinfettante, l’aumento della torbidità, le incrostazioni e la corrosione delle parti metalliche.

Al fine di far diminuire la conducibilità e i solidi totali disciolti (TDS) è opportuno sostituire una parte dell’acqua della piscina con della nuova acqua, che contiene ridotte quantità di solidi disciolti.
 

Torbidità / Ferro

Definizione di Torbidità

La torbidità è la proprietà ottica che dà origine a diffusione ed assorbimento della luce, diminuendone la trasmissione. La diffusione della luce che passa attraverso un liquido è dovuta soprattutto alla presenza di solidi in sospensione.

Più alta è la torbidità, maggiore sarà la quantità di luce diffusa. È un chiaro indicatore del buon funzionamento del sistema di trattamento dell’acqua della piscina e in generale dell’efficacia della depurazione.

I valori sono espressi in NTU (Nephelometric Turbidity Units).

Il valore indicativo della torbidità deve essere pari o inferiore a 2 NTU. L’acqua con una torbidità elevata è di solito conseguenza di valori pH o di alcalinità elevati, di una filtrazione insufficiente, di una contro-corrente inefficace e di formazione di alghe. L’elevata torbidità produce irritazione agli occhi, riduzione dell’effetto biocida del cloro o del disinfettante utilizzato e favorisce le incrostazioni.

Definizione di Ferro

Il ferro è un indicatore della corrosione dell’acqua nel circuito della piscina. La stabilità delle varie forme chimiche dipende dal pH e dalle capacità ossidantie riducenti del mezzo.

La presenza di ferro in acqua provoca la precipitazione e colorazione indesiderata. I sali di ferro e manganese producono un colore marrone. I sali di rame producono una colorazione azzurro/verde.

Il ferro si trova nelle acque naturali sotto due forme:

  • minerale (sali ferrosi = Fe2 + sali ferrici = FeCl3 o idrossido = Fe (OH)3
  • organica (colloidi)

I metalli disciolti in acqua, tra l’altro, sono responsabili della colorazione dell’acqua. Una bassa alcalinità fornisce un colore verde all’acqua.

Il trattamento che si deve ottenere deve essere:

  • Regolazione del pH tra 9 e 10. I composti metallici precipitano.
  • Eseguire di una clorazione shock.
  • Flocculare.
  • Eliminare le particelle di rifiuti con il pulitore, entro poche ore.
  • Filtrare.
  • Regolare il pH tra 7,2 e 7,6 quando l’acqua è stata recuperata.
     

Bilancio idrico dell'acqua / Indice di Langelier

L’indice di saturazione sviluppato dal Dr. Wilfred Langelier è ampiamente usato per definire il bilancio idrico delle piscine. Si tratta di una stima calcolata della capacità delle soluzioni per sciogliere o precipitare i depositi di carbonato di calcio. Un certo livello di precipitazioni (film) sono adatte per l’isolamento di tubi e caldaie a contatto con l’acqua. Quando non si forma questa pellicola protettiva, si ritiene che l’acqua è corrosiva. Inoltre, la formazione di incrostazioni può causare errori nel sistema. Pertanto, l’indice Langelier è un potente strumento per calcolare il bilancio idrico dell’acqua e per prevenire i problemi di corrosione e incrostazione.

Per calcolare questo indice, abbiamo bisogno di conoscere i valori di pH, temperatura, alcalinità e durezza applicando la seguente formula:

IL = pH + TF + HF + AF - 12,5

Dove: IL = Indice di Langelier; pH = pH dell’acqua; TF = fattore di temperatura; HF = fattore di durezza; AF = fattore di alcalinità.

Questi fattori possono essere ottenuti dalla seguente tabella:

Esempio di calcolo

Condizioni dell’acqua: Temperatura 30°C; TF = 0.7; pH 7.2; Alcalinità 80 ppm;

Durezza 230 ppm

pH + TF + HF - 12.5 = 7.2 + 0.7 + 2.4 + 1.9 - 12.5 = -0.3

Applicando la formula per il calcolo dell’IL l’interpretazione è la seguente:

Se l’indice è zero, indica che l’acqua è perfettamente equilibrata.
Se l’indice è negativo, indicando che l’acqua ha tendenza corrosiva.
Se l’indice è positivo, significa che l’acqua ha tendenza incrostante.
I valori di IL sono considerati ottimali nell’intervallo da -0.3 a +0.3 e accettabili da -0.5 a +0.5
 


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