pHmetro per alimenti: guida alla scelta
Controllare il pH con un pHmetro per alimenti è di fondamentale importanza nella lavorazione dei prodotti alimentari, sia come indicatore delle condizioni igieniche, sia per il controllo dei processi di trasformazione.
Il giusto valore di pH, come la temperatura e l'umidità, è fondamentale per la corretta conservazione degli alimenti. Infatti in generale, abbassando il valore di pH di un prodotto, se ne accresce il periodo di conservazione. Ad esempio, il confezionamento dei cibi in atmosfera dedicata con pH inferiore a 4.6 è in grado di inibire la moltiplicazione di agenti patogeni quali il Clostridium Botulinum (botulino).
In questo articolo vi guidiamo alla scelta del pHmetro per alimenti più idoneo alle vostre necessità.
INDICE DEGLI ARGOMENTI |
pHmetro per alimenti: tabella di comparazione
Codice prodotto | HI5222-02 | edge-ali | HI98161 | HI99161 | FC2022 | HI981032 |
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Descrizione | pHmetro da banco evoluto | pHmetro da banco versatile |
pHmetro professionale portatile | pHmetro economico portatile | pHmetro wireless HALO |
Tester pH |
Ideale per | Laboratori, Grandi Industrie Alimentari, Conserviero | Laboratori di Produzione, Industria Alimentare | Industria alimentare, Caseifici, Conserviero, Panificati | Laboratori artigianali, Piccoli Caseifici, Agriturismo | Consulenti, Panifici, Pasticcerie, Pizzerie, Confetture, Privati | Privati, Hobbisti, Controllo Qualità, Catering e Mense |
Precisione | ±0.002 pH | ±0.002 pH | ±0.002 pH | ±0.02 pH | ±0.002 pH | ±0.2 pH |
Compensazione temperatura |
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Memoria Dati | • | • | • | • | ||
Misure ISE | • | |||||
Protezione IP67 | • | • | ||||
Elettrodo pH in dotazione |
HI1131B (aggiungere FC200B) |
FC2020 | FC2023 | FC2023 | FC2022 | Fisso |
pHmetro per alimenti prezzo | € 1.050,00 | € 499,00 | € 630,00 | € 455,00 | € 225,00 | € 225,00 |
Nella tabella qui sopra ti abbiamo presentato i pHmetri HANNA progettati per effettuare misure su un'ampia selezione di alimenti semisolidi e liquidi, forniti con un elettrodo pH della Serie FC200, con corpo in PVDF (materiale certificato per il contatto con gli alimenti) e punta conica.
IDEALI PER:
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Burro |
Formaggi a pasta molle |
Mozzarella |
Confetture e marmellate |
Conserve e salamoia |
Salse e passate |
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Creme e pasticceria |
Lievito e pasta |
Pane e panificati |
Frutta |
Verdura |
Pesce |
Ci sono però altri alimenti per cui è preferibile utilizzare un elettrodo diverso. Ad esempio per il vino è necessario utlizzare una sonda facile da pulire (con giunzione aperta e collare in teflon), mentre per la birra è necessario utilizzare un elettrodo per alte temperature, ecc.
Importanza della misura di pH negli alimenti
Impatti sulla qualità
Il pH è un parametro essenziale a causa di come influenza le principali caratteristiche degli alimenti: consistenza, sapore, aroma e altro ancora.
Il formaggio è un ottimo esempio di come il pH influenza le proprietà chimiche e fisiche del cibo. Quando il pH diminuisce, i legami proteici vengono alterati e la caseina perde la sua capacità di interagire con l'acqua. Ciò si traduce nella consistenza più dura che si trova nei formaggi stagionati. La matrice di caseina del formaggio è creata dal legame proteico. Nei formaggi con un pH iniziale superiore a 5.0 pH, si verifica la reticolazione del fosfato di calcio e la caseina interagisce fortemente con l'acqua, creando la consistenza elastica e liscia che si trova nei giovani formaggi svizzeri e cheddar.
Sicurezza alimentare e regolamentazione
Il pH svolge un ruolo cruciale nell'inibire la crescita dei microrganismi. È per questo motivo che i governi regolano i livelli di pH in molti prodotti alimentari commerciali. In generale, i cibi rientrano in due categorie: quelli che hanno un pH naturale inferiore a pH 4.6 sono noti come alimenti acidi, mentre gli alimenti a bassa acidità hanno un pH superiore a 4.6.
Alimenti Acidificati
Si definiscono alimenti acidificati tutti quegli alimenti a cui viene aggiunto un acido per abbassare il pH a un valore inferiore a 4.6 pH. Gli esempi includono prodotti in scatola, salse e conserve. Nella produzione di alimenti acidificati, un pH finale superiore a 4.6 produrrà un ambiente che promuove la crescita di batteri nocivi che, se consumati, possono causare malattie. I cibi deteriorati, oltre a rappresentare un pericolo per la salute del pubblico, possono essere causa della fine di un'attività commerciale. L'utilizzo costante di un buon pHmetro alimentare è quindi di importanza cruciale.
pHmetro alimenti: il segreto è nell'elettrodo!
Hanna è l'unica azienda che utilizza la tecnica di soffiaggio del vetro, appresa dai mestri artigiani dell'Istituto Sperimentale del vetro di Murano (Venezia), per realizzare elettrodi pH.
Ogni anno continuiamo ad espandere e personalizzare la nostra linea di elettrodi, ponendo estrema attenzione nella progettazione e nello studio dell’applicazione, che viene condotto assieme ai nostri clienti, sulla base dei loro suggerimenti e consigli. Giunzione, setto poroso, tipo di vetro, corpo, punta: ogni singola parte dei nostri elettrodi è stata pensata per massimizzare precisione e performance per la specifica applicazione per cui l’elettrodo è realizzato.
Serie FC200
Elettrodi pH progettati appositamente per misure negli alimenti, in quanto:
Corpo in PVDF
- Il fluoruro di polivinilidene (PVDF) è un materiale plastico resistente alla maggior parte delle sostanze chimiche e solventi.
- Ha un’elevata resistenza meccanica, all’abrasione, alle radiazioni ultraviolette.
- Il PVDF è idoneo al contatto diretto con gli alimenti.
Giunzione aperta
- La giunzione aperta assicura letture rapide (flusso adeguato tra campione e riferimento).
- È facile da pulire e previene la formazione di occlusioni (tipiche della giunzione ceramica).
Punta conica
- La punta conica consente la penetrazione in campioni solidi, semisolidi ed emulsioni per la misurazione diretta di pH in prodotti alimentari, inclusi carne, formaggio, yogurt e latte.
Approfondimento: analisi pH nei vari alimenti
Se devi misurare il pH di uno dei seguenti alimenti, clicca sull'immagine e vai alla pagina dedicata |
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pH di Carni e Salumi
Il pH è un indicatore importante delle condizioni alimentari e di salute dell’animale al momento della macellazione. I valori tipici dovrebbero aggirarsi tra 5.4 e 7.0 pH, e sono anche indicativi di una conservazione corretta della carne. Con il passare del tempo il valore del pH tende ad abbassarsi. Inoltre è indicativo anche della durezza delle carni macellate, in quanto il processo di acidificazione è diverso nei vari tagli di carne. Valori elevati di pH sono caratteristici di carne più scura, meno saporita ed in generale di minor valore commerciale. Poiché questi prodotti vengono conservati in ambienti refrigerati, la misura del pH permette anche di controllare che non ci siano contaminazioni dovute a perdite di ammoniaca dei circuiti refrigeranti.
Approfondisci il pH di Carne e Salumi e scopri i pHmetri dedicati
pH di Acque Minerali e Bevande
Il pH è un fattore di primaria importanza nella produzione di ogni genere di bevande. Anche piccoli cambiamenti del pH delle acque minerali possono indicare un inquinamento della sorgente o della falda. Per la qualità delle bibite è importante controllare il pH sia dell’acqua che degli sciroppi e dei succhi. La misura del pH ha un ruolo cruciale nella produzione della birra, e deve essere controllato regolarmente nei vari stadi della lavorazione, al fine di garantire un prodotto con buoni standard qualitativi. Ad esempio il pH dei vari ingredienti deve essere controllato per creare condizioni favorevoli alla lievitazione.
Approfondisci il pH delle acque minerali e scopri i pHmetri dedicati
Approfondisci il pH della birra e scopri i pHmetri dedicati
pH del Vino
Il pH del vino è di norma variabile tra 2.8 e 3.8 pH, ed il controllo è importante in diversi stadi del processo produttivo, quali la fermentazione e la conservazione. A pH superiore a 3.5, alcuni batteri possono attaccare il vino, ed anche il sapore dipende in larga misura dal pH: ad esempio i vini secchi sono in generale acidi. Nell’imbottigliamento di alcuni tipi di alcolici come il brandy, le bottiglie vengono sciacquate con il prodotto stesso. La soluzione di lavaggio viene quindi recuperata e se ne controlla il pH affinché sia possibile riutilizzarla per successivi cicli.
Approfondisci il pH del Vino e scopri i pHmetri dedicati
pH del Latte e dei suoi derivati
Il pH del latte deve essere controllato fin dal momento della raccolta, nonché alla consegna della merce, in quanto è un valido indicatore delle condizioni igieniche del prodotto. Il valore normale è intorno a 6.8, valori più bassi possono significare infezioni dell’animale, anche gravi se il pH è inferiore a 4.4. Il controllo del pH può rivelare anche la presenza di una contaminazione da ammoniaca dovuta a perdite degli impianti refrigeranti. Il latte usato per la produzione di formaggi deve essere di ottima qualità e il suo pH può variare tra 6.1 e 6.5, a seconda del tipo di formaggio che si deve ottenere. Il pH viene poi controllato anche durante la lavorazione e la stagionatura dei formaggi. Valori di pH compresi tra 4.1 e 5.3 garantiscono un rallentamento della crescita di agenti patogeni nei formaggi freschi.
Approfondisci il pH di latte e yogurt e scopri i pHmetri dedicati
Approfondisci il pH di formaggi a pasta dura e scopri i pHmetri dedicati
pH di Pane, Pasta e Lievito Madre
Il pane si conserva più a lungo se il suo valore di pH è compreso tra 4.0 e 5.8. La pasta all’uovo deve avere un pH acido per evitare la moltiplicazione di microrganismi patogeni. Il pHmetro per impasti deve essere dotato di un elettrodo con corpo in PVDF e, per avere misure affidabili a lungo, è fondamentale la manutenzione e la corretta pulizia della sonda.
Il pH ideale per il lievito madre maturo è tra 3.9 e 4.2 pH, con valore ottimale 4.1 pH e temperatura compresa tra 25 e 30°C. A questi valori, il lievito madre avrà un sapore dolce/acido senza retrogusti e si presenterà come una pasta di colore bianco tendente all'avorio.
Approfondisci il pH del lievito madre e scopri i pHmetri dedicati
pH di Maionese e Salse
Per garantire la sicurezza igienica di salse a base di maionese, spesso le si acidifica con l’aggiunta di aceto o succo di limone, prolungando così il periodo di conservazione dei prodotti.
pH di Marmellate, sciroppi e caramellati
Il pH del prodotto finito influenza il tempo di conservazione di questo tipo di generi alimentari. Per le marmellate e gli sciroppi il pH dovrebbe essere intorno a 3.5 e per i caramellati tra 4.5 e 5.0. Inoltre il pH viene controllato nei processi di lavorazione, come ad esempio nella gelatinizzazione di marmellate e confetture.
pH del Pesce e dei Prodotti ittici
Durante Ia stabulazione dei molluschi come cozze o vongole, il pH è un indicatore del corretto svolgersi di questo procedimento di depurazione.
pH di Frutta e Verdura
Un valore di pH tra 2.5 e 5.5 prolunga la conservazione della frutta fresca ed inibisce la moltiplicazione di microrganismi. Lo stesso avviene per la verdura nell’intervallo tra 4.6 e 6.4 pH.
pH dei Cibi pronti
Un valore di pH 4.5 è la più semplice garanzia di stabilità del prodotto.
pH dell'Acqua usata nelle lavorazioni
Controllare il pH dell’acqua usata nelle lavorazioni alimentari è un modo semplice e rapido per garantire una migliore qualità del prodotto finito. Questo è vero in particolar modo perché l’acqua degli acquedotti o ricavata direttamente
dalle falde ha proprietà che possono variare considerevolmente e che devono essere pertanto controllate con regolarità.
Igiene dei macchinari
Alcuni enti normativi consigliano particolari valori di pH per le soluzioni detergenti da usare. Per esempio, il pH dei detergenti a base di cloro dovrebbe essere tra 8 e 10, mentre quelle a base di iodio dovrebbero avere pH 5 o inferiore.